metafora del jujitsu
Jaggi Singh è un’attivista disillusa dalla metafora del jujitsu. “Quando fai interferenza culturale, è un po’ come se giocassi al loro stesso gioco, e io penso che alla fine tutto congiuri contro di noi perché loro possono saturare lo spazio… noi non abbiamo certo le risorse per creare tutti quei cartelloni, per comprare tutto quel tempo. In un certo senso la situazione assume un valore quasi scientifico: chi può davvero permettersi di lasciare tutti questi messaggi?” (pag.269)
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