sabotatori pubblicitari
Anche se l’interferenza culturale è una corrente sotterranea inesauribile, non vi è dubbio che negli ultimi cinque anni esse abbia vissuto una sorta di rinascita centrata più sulla politica che sullo scherzo. Per un numero sempre maggiore di giovani attivisti, la contraffazione degli annunci pubblicitari è diventata lo strumento ideale di condanna delle società multinazionali che li hanno braccati senza tregua come acquirenti e li hanno scaricati senza pietà come lavoratori. Influenzati da teorici come Noam Chomsky, Edward Herman, Mark Crispin Miller, Robert McChesney and Ben Bagdikian, che hanno parlato del controllo dei flussi di informazione da parte delle aziende, i sabotatori pubblicitari stanno trasferendo la teoria sulle strade e stanno letteralmente smantellando la cultura aziendale a colpi di pennarello indelebile e secchi di colla. (pag.253)
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