arte da guerriglia
Rodriguez de Gerda si rifiuta di aggirarsi furtivo nella notte come un vandalo e preferisce lavorare alla luce del giorno. Invece che “arte da guerriglia” egli ama definire il suo lavoro “arte cittadina”: è una sorta di “dialogo” con i cartelloni pubblicitari della città che va avanti da oltre dieci anni e che, nelle intenzioni dell’artista, non va visto come un atto d’estrema avanguardia quanto piuttosto come il normale modo di esprimersi in una società democratica. (pag.248)
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